Da un paio di mesi sono iniziate le fiere di settore ed
ancora andranno avanti per un pò. Mi sembra giusto dire la mia .
Sicuramente
dopo aver letto questo post molti addetti ai lavori storceranno il naso, altri
forse si arrabbieranno un po’, tranquilli me ne sono già fatta una ragione.
E come ben si capisce da queste prime righe, la mia opinione
non è molto positiva.
Vi spiego ciò che penso.
Ogni anno vengo contattata da organizzatori di fiere per
sposi in tutta Italia che mi propongono di partecipare quale standista. La mia
risposta è sempre stata negativa. E c’è un motivo. Anzi a dir la verità più di
uno.
Il core business di Miss Planner è il settore Wedding cioè l’organizzazione
di matrimoni, bene. Questo sta a significare che io organizzo,
pianifico,coordino, fornisco servizi, trovo fornitori, progetto matrimoni, il giorno più bello della vita di una
coppia.
Cosa vendo?
Vendo la mia creatività, la mia esperienza, il
mio estro, la mia capacità organizzativa e di coordinamento e molto molto
altro. Si ma in concreto? In concreto niente, cioè non vendo oggetti.
E questo è il motivo del mio diniego a partecipare ad una
fiera per gli sposi.
Cosa dovrei mettere in uno stand? Cosa dovrei utilizzare
per allestirlo? Foto del mio cervello o del mio cuore? Anche no.
Bene, potrei ideare un allestimento e realizzarlo, per far
vedere cosa sono capace di fare. Certo.
Potrei mettere foto o video dei matrimoni fatti, per
dimostrare o meno la mia bravura. Certo.
Ma perché? Io non
lavoro a catena, cioè con tutti i miei clienti nello stesso modo. Il mio lavoro
è personalizzato, in base alla coppia che ho davanti, alle loro esigenze, ai
loro sogni, ai loro desideri.
Questo sta a significare che è inutile che io faccia vedere
ad una coppia che sogna un matrimonio romantico in un castello, foto di matrimoni
shabby o sul mare, in una location moderna o in un ristorante. Cosa gli
dimostro?
Posso far vedere loro foto di altri matrimoni organizzati in
un castello, benissimo, ma non sarà mai il loro, quindi, a mio parere non ha
molto senso, anzi potrei correre il rischio di perdere l’eventuale contatto
proprio perché la foto che loro in pochi minuti vedono, non rispecchia esattamente i loro gusti.
Altra cosa è invece, nel primo incontro conoscitivo, dopo
aver capito chi ho davanti, cosa vuole, cosa desidera, che disponibilità di
budget ha, che esigenze ha, mostrare esempi, utilizzando foto di lavori già
fatti, per capire se una cosa rispecchia il gusto della coppia che mi ha contattato e poi una volta assunta, fare
un progetto personalizzato. Ma questo secondo il mio modesto parere in fiera
non si può fare.
Certo, con la fiera, il tuo nome si conosce di più.
Verissimo, ma è la giusta pubblicità per chi fa il mio lavoro??
In realtà, e questo lo penso sinceramente, io credo che le
coppie decise a sposarsi che vanno in fiera non possano essere dei miei
potenziali clienti. Sapete perché?
Perché le coppie che hanno bisogno di un wedding
planner/designer non hanno il tempo e forse anche la voglia di andare in fiera,
altrimenti non cercherebbero un professionista atto a risolvere le loro
problematiche organizzativo. Le coppie che assumono un wp cercano un progetto
personalizzato, e pagano un professionista per questo.
Le coppie che vanno in fiera hanno tutti i vari fornitori a
disposizione, e possono ottenere anche prezzi agevolati ( le così dette offerte
fiera), quindi perché dovrebbero chiedere ad un wp di organizzare il loro
matrimonio? Certo potrebbero aver bisogno del wedding coordinator, ma questo è
il passaggio successivo alla scelta di tutti i fornitori.
Se non giornalmente, quasi, mi arrivano richieste del tipo “
ho già scelto tutto, ma avrei bisogno di qualcuno che coordinasse quella
giornata, voi fate anche questo tipo di servizio?” La risposta è sì. Ma è
appunto una scelta successiva e arriva via mail, non ad una fiera dove ancora
non sanno chi e cosa sceglieranno.
Ovviamente invece, per tutti gli altri addetti ai lavori,
che vendono materialmente prodotti, la fiera può essere un ottimo veicolo
commerciale, e fanno benissimo a partecipare.
Termino questa riflessione con un altro pensiero: mi spiace
immensamente dirlo, ma le fiere per gli sposi in Italia sono solitamente molto
brutte, molto care,organizzate poco bene, e con sempre gli stessi fornitori che
girano tutte quelle presenti in provincia. Ci sarebbe bisogno di un’evoluzione
in questo senso in Italia, ma visto il calo molto forte dei matrimoni…la vedo
dura!
Alla prossima
Miss Planner e la Simo
Ciao Simona,ho letto attentamente il tuo articolo e sono daccordo con te,perchè per ben 3 anni ho partecipato ad una fiera per gli sposi a Milano,come promoter di uno stand di un ristorante di una mia cara amica, e mi sono resa conto che in realtà nonostante l'afflusso di gente,poi alla fine non c'era tutto l'onteresse che dovrebbe giustificare il costo per partecipare spesso a questa fiera in cui ho partecipato,dato anche i biglietti omaggio e le riduzioni,ci vanno anche tante persone che non hanno nessuna intenzione di sposarsi,ho visto tante persone anziane,coppie con fgli e parenti ,coppie che avevano già tutti i fornitori ma giusto per fare un giro(vuoi che le fiere a cui ho partecipato si svolgevano in ottobre) ma di gente veramente li quel giorno perchè cercava fornitori ne ho viste ben poche e la fiera durava almeno 4 giorni!!!quindi in conclusione penso che alla fine se si fa bene il proprio lavoro solo il passa parola è la miglior pubblicità quindi bisogna secondo me lavorare bene con infinita pazienza e umanità senza pensare solo ai profitti perchè se si è lavorato bene e la coppia è soddisfatta farà pubblicità a parenti amici e colleghi
RispondiEliminaun grande in bocca al lupo(crepi) e buon lavoro
ciao
Stefania
secondo me ci sono dei segnali per capire che quella coppia è interessata ad un coordinatore o consulente più che a un organizzatore fin dal primo momento sai. Premetto che io non faccio fiere per lo stesso tuo motivo + il troppo costo, ma secondo me anche il target fiera può essere un eccellente cliente, se siamo noi ad offrire il giusto servizio.
RispondiEliminaNon è mai quello che "sono loro" è quello che "proponiamo noi" che fa la differenza penso
Con questo d'accordissimo nel dire che io non vendo niente di materiale, tanto è vero che neanche faccio vedere le foto ad un incontro ^_^
Brava bello questo argomento!
Silvia
faccio una premessa, Simona ovviamente lo sa ma gli altri credo di no, io non sono una wedding planner e non lavoro in questo settore, anzi...però ho una grande passione per il mondo wedding e tutto quello che lo circonda (comprese le planners!).
RispondiEliminadevo dire che io frequento le fiere da molti anni, dopo quelli passati per le sfilate ho sempre fatto il classico "giretto" dei saluti ;-)
ecco tutto questo per dire che in Italia, concordo, non trovo l'atmosfera giusta, quella calda...spesso stand anche poco curati devo dire....
a parte qualche fornitore che fa la differenza,non ho mai trovato proposte che, sia prima di sposarmi, che dopo, mi abbiano lasciata entusiasta....
nulla a che vedere con gli Stati Uniti!uno spettacolo, o Londra!
per tornare alle planners...evito di raccontarvi alcuni incontri che ho fatto solo esclusivamente per sentirmi dire quello che chi fa il vostro mestiere dovrebbe evitare...(secondo me)
la creatività non si dimostra con un bellissimo stand dove per 5 minuti si fa una chiacchierata, si prende una brochure e magari un gadget.
questo è il mio pensiero!
Francesca
Cara Simo, come spesso accade, condivido fortemente il tuo punto di vista. Io, in verità, qualche esperienza fieristica in passato l'ho fatta, proprio per non farne più! E sai una cosa? L'unica coppia che mi ha scelta in una fiera, mi ha scelta nell'anno in cui avevo uno stand super minimal, senza allestimento, senza foto, senza bomboniere-campione...solo una fila di cuoricini di ceramica bianca "stesi" (sì, tipo panni al sole!)su un filo trasparente. Ecco. Il trionfo del nulla, per far capire che il mio stile si modella sul volere degli sposi.
RispondiEliminaIla
Ciao Simona, io ti parlo da "utente", nel senso che la mia unica esperienza nel campo è dovuta al fatto che nel 2011 mi sono sposata. Beh, concordo con te, noi non abbiamo visitato alcuna fiera, abbiamo scelto una wedding planner perché parlando con lei ci ha ispirato fiducia e ci è sembrato che i suoi gusti affini ai nostri ! Il lavoro della wedding planner non è affatto semplice e si va a creare un rapporto di fiducia con gli sposi, perché come dici tu non si può e non si deve lavorare come in una catena di montaggio, allestendo scenari tutti uguali, ognuno ha gusti e idee molto diversi tra loro ed è giusto che sia così ! Un bacio e in bocca al lupo per la tua (bella) attività :-)
RispondiEliminaFashion and Cookies
Grazie per i vostri commenti e testimonianze. E' bello leggervi!! Simo
RispondiEliminaAnche io premetto di non essere una wedding planner. Sono solo una che ha visitato le fiere prima come futura sposa e poi come "addetta".
RispondiEliminaLe fiere in Italia sono davvero squallide e degradanti e, purtroppo, peggiorano ogni anno di più.
Il fatto è che chi organizza fiere lo fa solo per far soldi e chi può permettersi di pagare tanto per uno stand, lo fa per avere un ritorno monetario. Quindi l'unica cosa che muove queste fiere è il denaro.
Gli sposi sono solo portafogli con i piedi, da accalappiare e infinocchiare. Polli da spennare.
I fornitori si pongono su un piedistallo, hanno spesso la pretesa di dire alle coppie come si fa e come non si fa, senza un briciolo di umiltà, si propongono come l'unica alternativa e non si fanno scrupoli nel denigrare i colleghi.
Gli sposi non sono scemi e hanno capito. Per questo per lo più disertano le fiere e se riescono a trovare il coraggio di entrarci, spesso lo fanno di corsa, temono quasi di fermarsi in uno stand, perchè sanno che verranno presto aggrediti.
Sono i fornitori a dover cambiare atteggiamento, non i matrimoni ad aumentare.