mercoledì 14 novembre 2012

L'abito da pricipessa....il sogno di ogni bambina...o quasi!!


Una delle prime prime cose da fare dopo  aver fissato la data del grande giorno, è quella della ricerca dell’abito della sposa.  Come è difficile decidere!!
Credo con tutta sincerità, che sia una delle scelte più complicate tra le cose da fare quando si decide di sposarsi. Oggi grazie a internet o a riviste di settore, le future spose, hanno la possibilità di guardare migliaia di abiti. E questo è un bene,perché si possono scoprire nuovi stilisti o linee sposa, vedere uno svariato numero di tessuti, modelli, combinazioni, e da qualche tempo anche colori.

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Lo step successivo è necessario: cioè provarli. Perché non sempre una cosa che ci sembra bellissima, addosso a noi ha lo stesso effetto. Non limitatevi ad andare solo in un posto, ma girate un po’. Provate stili diversi, qualche abito colorato, e soprattutto affidatevi a mani esperte. Anche in questo caso non tutti coloro che vendono abiti da sposa, sono bravi oppure professionali, ma nella maggior parte dei casi lo sono, e ve accorgerete subito, con l’impatto iniziale, da come vi mostrano e vi spiegano il primo abito, da lì, solitamente capite immediatamente con chi avete a che fare: con un mero e semplice venditore oppure con un venditore che fa quel lavoro per passione e vuole davvero aiutarvi a trovare l’abito giusto.

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Quando seguo una coppia per organizzare il loro matrimonio, una delle prime cose che faccio con la sposa è accompagnarla a scegliere l’abito. Ovviamente io sono aggiornata sulle nuove collezioni, sui materiali, sui modelli etc… ma io faccio la wedding planner, non vendo abiti da sposa, e quindi consiglio sempre alla sposa di ascoltare ciò che il titolare della boutique, dell’atelier, o la sarta le consigliano o le dicono. Perché queste persone lo fanno di lavoro, hanno un occhio clinico, capiscono subito cosa va o cosa no, se un abito si può modificare, se quel modello è adatto oppure no etc… quindi anche se non avete una wp, girate un po’ per cercare l’abito, guardatevi, studiatevi, e soprattutto fatevi consigliare.
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Una frase che, con tutto rispetto, mi fa sempre un po’ sorridere è “fin da piccola ho sognato il mio abito da sposa e lo voglio come una principessa”: tesoro mio, da bambina eri in modo ora sei cresciuta e fisicamente sei  in un altro, guardati e cerca di capire se i tuoi sogni da bambina sono oggi realizzabili oppure no.
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Altra cosa importantissima : spessissimo si pensa di volere un abito da sposa in un modo, e poi alla fine se ne sceglie uno completamente diverso che mai si sarebbe pensato.Anche a me è successo così.
Vi racconto la scelta del mio abito da sposa.

Non avendo più la mia mamma, sono andata alla ricerca del mio abito con le mie due migliori amiche, nonché mie testimoni di nozze, Simona e Nicoletta.
Bene, munite di scorta famiglia di fazzoletti di carta (certe che avremmo pianto come fontane!) andiamo al primo Atelier. Volete la verità?? Un disastro! Mi hanno fatto provare degli abiti che non erano adatti a me, alla mia fisicità e al mio gusto. Ve lo giuro, ne ho provati uno, corpetto e gonna in taffetà che sembravo una torta meringa….non mi si poteva guardare! Terribile! Poi ne ho provati altri, ma non mi convincevano. E uno dei motivi era che la titolare continuava a dirmi che stavo bene con ogni vestito: eh no cara mia, con quell’abito a meringa ero terrificante! Bocciata!
Seconda tappa. Altre tipologie ed altri stilisti. Decisamente meglio, ma ancora non c’eravamo.
Su un giornale avevo visto un meraviglioso abito Dolce&Gabbana, che la moglie di un famoso attore americano aveva indossato per una festa pazzesca dei due stilisti. Non era un abito da sposa, ma era perfetto. Bellissimo, bianco, morbido, ma particolare. Mi sono detta è lui! Ho ritagliato la foto e l’ho messa nel portafoglio, ed ho iniziato la ricerca del mio adorato abito. Ho cercato nel sito internet dei due stilisti, e tra le foto, c’erano quelle della festa e…oplà….c’era anche la foto del mio abito!
Ho telefonato al negozio di Milano,  per capire se era possibile provarlo. Immaginate la scena: al telefono io spiegavo alla gentilissima commessa che su quella rivista avevo visto la moglie di quell’attore americano con quel meraviglioso vestito, che lo avevo visto anche nelle foto della festa pubblicate sul sito dell’azienda e lo volevo provare per il mio matrimonio. Dopo aver fatto loro una ricerca interna e aver capito quale abito fosse,mi hanno chiamato e spiegato che in tutto il mondo di quelli ce ne erano due uno a Monaco, uno a New York. Facevano arrivare quello di Monaco a Milano per farmelo provare. Ho preso appuntamento, sono andata a Milano (accolta e seguita come fossi una regina!!), ed emozionatissima ho provato l’abito e…..non era lui. Nella foto, indossato dalla signora era meraviglioso, romantico, tres chic….insomma bellissimo, ma addosso a me….anche no ( ricordo ancora la faccia della Simona quando mi ha visto!!). Non era adatto a me. Aveva perso tutta la sua bellezza e particolarità ( verò è che la signora è una gran figa e io no, ma questo è un altro discorso...o forse era questa la ragione vera...ah ah ah!!!)
Quindi nuovo giro, nuova corsa. Ho fatto qualche altra prova, finchè è arrivato lui. O meglio loro. Ero indecisa tra due. Bellissimi. Uno formato da corpetto e gonna, l'altro intero. Uno con il corpetto fatto di swarovski, l'altro completamente in organza di seta, senza nè pizzi, nè sbrillucichi, quindi diversi, ma entrambi veramente bellissimi. Adatti a me e alla mia fisicità. Ma molto molto diversi  e questo inizialmente mi ha messo un pò in crisi... Lì c’è stato il dilemma: quale sarà quello giusto? A quel punto ci ho pensato un po’. Poi da sola, perché ho deciso di fare una sorpresa anche alle mie due compari,sono tornata a Milano, all’Atelier Aimée, li ho riprovati entrambi e come per magia non ho avuto più dubbi e  ho scelto il mio abito. Era molto bello. Ma anche completamente diverso da come me lo ero immaginata. Io sono una persona piuttosto semplice, e non avevo mai pensato prima di allora al mio abito da sposa. Ma, conoscendomi, ho immaginato che mi piacesse semplice, lineare, non stretto, insomma che rispecchiasse come mi vesto normalmente. Ecco, il mio abito da sposa, era molto lontano da tutto ciò. Avrei voluto postarvi una foto, ma come credo vi sia facile capire, il ricordo di quel giorno così importante per me e Gianni, ora che lui non c’è più,  mi procura molto dolore, e non me la sento. Però vi dico che era in stile vagamente spagnoleggiante, con un corpetto legato al collo all’americana, e la parte sotto, con delle morbide balze, tutto in organza di seta. Lungo velo, capelli semiraccolti, bouquet realizzato  con una meravigliosa rosa composta ( tecnica usata dai fioristi, piuttosto difficilotta, tramite la quale, partendo da una rosa, si incollano piano piano intorno alla rosa, giri e giri di petali veri di rosa fino a ricavare una rosa grande….l’effetto finale è bellissimo!).
Ecco se qualcuno mi avesse detto che un giorno mi sarei sposata con quella tipologia di abito, non gli avrei creduto, ed invece era decisamente l'abito perfetto per me!

Così come è successo a me e a milioni di altre spose, il vostro abito esiste, basta solo trovarlo. Ascoltate le opinioni di mamme, suocere, sorelle o amiche, ma la scelta finale, fatela solo voi, perchè quel giorno è il vostro giorno, e dovrete sentirvi si delle vere principesse, ma dovrete anche riconoscervi e soprattutto portarlo per tutto il giorno. E cosa, non meno importante, le foto per tutta la vita vi ricorderanno come eravate vestite quel giorno....quindi mi raccomando, buongusto sempre!
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Se vi sposate in Chiesa, evitate scollature troppo profonde e vistose, coprite le spalle, insomma rispettate il luogo sacro dove siete. Se siete non troppo alte, evitate veli lunghi e bouquet cascanti, vi abbasseranno ulteriormente. Valutate bene la scelta dei guanti, non sono così facili da portare e non sono adatti a tutte. Occhio di riguardo anche alle scarpe, mi raccomando!

In sostanza...armatevi di pazienza, lasciatevi consigliare, ma soprattutto seguite il vostro cuore. Quando l’abito giusto arriverà, lo sentirete subito, sarà un’emozione così forte che non ve la dimenticherete più.
Auguri!!!

Alla prossima

Miss Planner e la Simo

2 commenti:

  1. condivido il pensiero di Simona (e non perchè la stimo).
    La scelta dell'abito è un avvenimento che la maggior parte delle ragazze sogna, aspetta e spera.un momento ricco di emozioni dove, però, occorre anche rimanere lucide per non sbagliare la scelta magari travolte appunto dalle proprie emozioni e anche da quelle di chi ci accompagna.Dalle esperienze delle amiche, spesso ascolto racconti di discussioni in camerino, di pareri discordanti, di consigli che arrivano anche dalla frustrazione di chi, magari, vorrebbe vedere indosso ad un'altra quello che non ha indossato lei il giorno del matrimonio..ora, documentarsi è importante prima di andare in un negozio, almeno per capire quale genere potrebbe andare bene, anche se, come diceva Simona, poi quando si arriva in negozio si cambia spesso totalmente opinione.
    non discuto sui modelli, ognuna ha il proprio stile, l'importante è avere buonsenso e buongusto!
    altro capitolo della scelta: la commessa.
    ora, io ho sempre sognato di fare quel mestiere, o addirittura avere un atelier di abiti da sposa, anche se mi occupo di tutt'altro!comunque avrei sicuramente cercato di non essere una mera venditrice.
    ho visto scene aberranti, di complimenti e sviolinate ad ogni cambio d'abito, cercando anche di convincere le eventuali accompagnatrici!
    Il mio abito.
    per tanti anni ho sfilato ed ho indossato tantissimi abiti!quindi da un certo punto di vista pensavo di andare sicura sulla scelta.
    invece no!al momento di decidere, mi sono trovata in difficoltà..ho iniziato a guardare tutti i siti, contattare le aziende per le quali avevo sfilato, poi un giorno, proprio su internet, il colpo di fulmine. era lui.era lui!
    però mi sono detta: eh no ora vai prima in un altro atelier e misuri anche quelli delle bambine se necessario.fatto.in questo atelier milanese, di un famoso marchio estero, nessuno mi conosceva.
    ho misurato tutto, ottimizzando ogni minuto del mio appuntamento.
    nulla però, lo vedevo adatto a me.per la commessa, invece, ero "straordinariamente una sposa perfetta" con ogni capo, addirittura, tenetevi forte, anche con la vestaglietta che indossavo tra un cambio e l'altro! trattenevo a stento le risate, ho indossato abiti con i quali sembravo un attaccapanni!!!eppure no, ero “straordinaria" ma ti prego!
    quindi ho preso appuntamento nel flagship store dell'azienda del MIO abito, e ci sono andata da sola. il primo appuntamento dovevamo essere soli, io e lui.
    commesse molto più sincere, forse ho tradito la mia passione per gli abiti e quindi avevano capito che non ero proprio una sprovveduta.
    sono state gentili quando sono scoppiata a piangere, appena mi hanno allacciato l'ultimo bottone...così come sono state corrette a consigliarmi di acquistarlo da un rivenditore più vicino alla mia città, tra l'altro di comune conoscenza, per essere tranquille sui ritocchi (ero molto, molto magra...)
    quindi fisso l'appuntamento, ci vado con mamma e cugina.ho misurato tutto quello che volevano loro. la commessa mi conosceva e sapeva bene che non avrebbe potuto raccontarmi delle favole.
    poi ho indossato LUI.
    il momento più bello è stato vedere la faccia di mamma: due occhi grandi così!!!
    a suo tempo non ha potuto indossare l'abito dei suoi sogni, quello da principessa, ma un abitino corto.
    il mio LUI era l'abito dei suoi sogni:ampio, con lo strascico lungo...al quale ho abbinato un velo poco più lungo dello strascico. felicità generale!
    per quanto riguarda la scollatura, il mio aveva il corpetto con ovviamente niente in vista, però io sinceramente avevo informato di questo il parroco che ci ha sposati...beh lui è stato sorpreso e contento del fatto di averlo informato e non mi ha fatto alcuna storia!
    consiglio alle ragazze di scegliere con la loro testa, di fidarsi dei consigli di persone che non li pongono per interesse e di ricordarsi che, fra 20 e più anni, quando riguarderanno le foto, dovranno essere sempre contente del loro abito da sposa!Francy

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  2. Cara Francy, grazie! hai centrato in pieno tutto ciò che io sostengo e penso. Ed io che l'ho vista posso dirvi che era bellissima nel SUO meraviglioso abito!

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